Lo scorso agosto ha avuto corso l’annuale viaggio autogestito del GIAN a Srebrenica a trovare gli amici di Prijatelji Prirode Oaza Mira (PPOM), l’associazione locale degli Amici della Natura fondata nel 2017 da Irvin Mujcic ed entrata a far parte del network europeo dei Naturfreunde nel 2019.

Proprio da quell’anno ha avuto inizio la realizzazione di Ekometa, il villaggio in casette di legno nel bosco di Kasapic, per dare ospitalità ai viaggiatori che vogliono scoprire il tradizionale cuore rurale della Bosnia. Il termine di questo progetto è ancora ben lontano dall’essere raggiunto dal momento che la mole di lavoro rimanente è notevole ma, anno dopo anno, è molto piacevole vedere le novità e contribuire all’avanzamento dei lavori dedicando parte dei giorni del nostro viaggio a questo scopo.

La grande novità di quest’anno è stata trovare la copertura della zona all’aperto adibita a soggiorno/cucina che ha permesso di affrontare al meglio i non pochi giorni di pioggia a cui siamo andati incontro. Tale copertura è accompagnata da un locale adibito a uso cambusa al quale abbiamo migliorato il sistema di ripiani aumentando considerevolmente lo spazio a disposizione per conservare stoviglie e cibo. Altri lavori su cui ci siamo cimentati sono stati la realizzazione di parte del ciottolato che collega le case ai bagni, la raschiatura delle pareti della nuova casetta in costruzione, la realizzazione di nuove mensole per i bagni, la realizzazione delle insegne tramite pirografo.

Una sorpresa molto gradita è stata la visita di una ventina di bambini del villaggio di Cerska che hanno potuto godersi un giorno in libertà, grazie agli accompagnatori di un’associazione italiana, e vivere il ritorno alla natura che è uno degli obiettivi principali per cui Ekometa è nata.

Il meteo non è stato particolarmente clemente e quindi non siamo riusciti a fare molte escursioni pur riuscendo a visitare le due mete più caratteristiche: il black canyon e white water, entrambi punti panoramici sulla Drina. Calda e sempre piacevole è stata l’accoglienza delle famiglie locali e in particolare quella di Emin col quale ci siamo “sdebitati” con un paio di serate a base di pizza fatta in casa.

I lavori al mulino di Ekometa sono invece momentaneamente sospesi. La realizzazione della derivazione dell’acqua del torrente per mettere in funzione il mulino richiede infatti l’ingaggio di un escavatore e di un operaio specializzato ma le conseguenze economiche del conflitto russo-ucraino hanno fatto impennare i prezzi di circa il 40% motivo per cui PPOM ha deciso di posticiparne la messa in opera.

Quando abbiamo lasciato Srebrenica a fine agosto altri gruppi di volontari erano attesi per settembre soprattutto per completare la costruzione di un’altra casa e siamo confidenti che questo traguardo verrà raggiunto entro l’arrivo dell’inverno. Ad ogni modo abbiamo già fatto piani per il prossimo anno visto che la pioggia s’è presa parte di quelli che avevamo fatto per quest’anno: sarà l’occasione per rimanere piacevolmente colpiti delle novità che PPOM sta realizzando.

 

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