a cura di
Giuseppe Enrico Brivio Segretario della Sezione “Ezio Vedovelli” del Movimento Federalista Europeo Valtellina Valchiavenna
Vice-Presidente del Circolo Arci Il Contatto di Sondrio

I cittadini e l’Europa visibile sul pagina https://www.facebook.com/giuseppe.brivio.50
Ricordiamo che ogni mercoledì dalle 18.00 alle 19.00 vi sarà la possibilità di discutere su un testo proposto dal relatore.

La pandemia da COVID 19 sta costringendo un po’ tutti a ripensare la propria vita e le proprie abitudini. Il COVID 19 ha soprattutto dimostrato che il mondo globalizzato senza regole deve essere profondamente modificato per garantire un futuro alla umanità. Per quanto ci riguarda più da vicino è evidente che il processo di integrazione europea in atto da ormai 75 anni, con alti e bassi, deve essere ripensato affinché possa tornare ad essere sentito vitale dai cittadini europei. La crisi che ha investito tutto il mondo impone all’Europa di tornare alle radici del processo di integrazione europea, agli ideali ed ai valori che animarono i Padri dell’Europa, quali Robert Schumann, Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi, Jean Monnet ed Altiero Spinelli. Occorre innanzitutto ricordare che l’atto di nascita dell’unità europea è costituito dalla “Dichiarazione Schumann” del 9 maggio a Parigi quando, a sorpresa, il Ministro degli Esteri della Francia proponeva la nascita di una comunità europea con il fine di porre le basi per la pace in Europa; fu infatti da quella Dichiarazione che ebbe vita dall’inizio del 1952 la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CEE) come momento decisivo per porre fine alle rivalità tra Francia e Germania e per ricostruire l’economia dei Paesi europei distrutta in pochi decenni da due guerre mondiali. Lo spirito animatore del processo di integrazione europea è andato però nel tempo ad affievolirsi tanto da rendere l’ideale europeista sempre meno condiviso dai cittadini, fino alla riproposizione di visioni sovraniste, anacronistiche ed impotenti. La crisi da pandemia ci sta però costringendo a prendere atto della necessità di una svolta nel processo di integrazione europea, pena l’implosione del processo steso che, pur con alti e bassi, ha permesso 75 anni di pace in questa parte del mondo. Ripercorrere le diverse fasi del processo di integrazione economica e politica dell’Europa potrebbe rivelarsi utile per capire quale possa essere il ruolo dei cittadini europei nel cambiare rotta a questo processo sempre meno comunitario e sempre più intergovernativo! In tale senso mi sembra utile ricordare che la locale Sezione del Movimento Federalista Europeo ha ritenuto necessario sollecitare il Sindaco di Sondrio e l’Assessore alla cultura a voler mantenere la simbolica cerimonia del 9 maggio, Festa dell’Europa, dell’alzabandiera e dell’ascolto degli Inni nazionale ed europeo in Via Perego, di fronte a Palazzo Martinengo, proprio per dare un segnale di rilancio dell’ideale europeo. La pagina Facebook che ho promosso in collaborazione con il Circolo Arci Il Contatto di Sondrio vuole essere un contributo per favorire la cittadinanza attiva europea e mondiale, a partire da questo nostro territorio

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