La Val di Scalve, è risorsa preziosa e patrimonio paesaggistico da preservare. Situata nella parte nord-orientale della Provincia di Bergamo e in quella nord-occidentale di quella di Brescia, la valle si caratterizza per la fessura tra i monti data dal corso del fiume Dezzo, che si sviluppa per circa 25 chilometri.  Questo spettacolo naturale è ora disseminato da centrali idroelettriche che sfruttano il corso del torrente la cui acqua non può più scorrere libera come dovrebbe.

Tutto ciò è stato permesso dalle amministrazioni passate, dal poco interesse dei cittadini. È ora di fermare tutto questo, la natura non ha risorse illimitate!

Ad oggi nella valle (circa 141 km2 di superficie) sono previsti 31 impianti idroelettrici: 4 appartengono alla categoria dei grandi impianti e sono già in funzione; i restanti 27 sono invece piccole deviazioni di cui 16 già in funzione, 4 in fase di realizzazione e 7 in fase di approvazione. Dal portale cartografico provinciale risulta un impianto ogni 4,5 km2 circa, dato che certifica una situazione di iper-sfruttamento della risorsa idrica.
Ognuno di questi impianti contribuisce alla distruzione di una parte dell’habitat naturale scalvino: tutte devastazioni irreversibili in quanto, una volta che la loro utilità sarà esaurita, oltre ad aver permesso l’impoverimento del torrente e le ripercussioni sulla biodiversità, resteranno relitti artificiali immersi in un paesaggio naturale.

Carissimi amici della natura,
abbiamo portato alla vostra attenzione la grave situazione nella quale versa la Val di Scalve. Facciamo ora appello alla vostra sensibilità e responsabilità: se non volete che la Valle continui ad essere iper-sfruttata fino alla sua irreversibile distruzione fatevi sentire e firmate l’appello.

Lasciamo qui il link per firmare la petizione: https://www.change.org/p/presidente-della-cm-giù-le-mani-dall-acqua-l-acqua-del-gaffione-e-del-dezzo

 

 

 

Grazie,
Il Gruppo Italiano Amici della Natura

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