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Gli Amici della Natura chiedono protezione del clima e giustizia climatica

Il movimento degli Amici della Natura, internazionale e pacifico, che promuove la solidarietà tra i popoli, la loro educazione ed emancipazione, il rispetto della natura e dell’uomo si impegna per la riuscita della COP 21, che si tiene a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre 2015.

Delle delegazioni rappresentanti varie federazioni degli Amici della Natura avrebbero dovuto marciare insieme per il clima il 29 novembre a Parigi. Gli avvenimenti drammatici del 13 novembre hanno deciso altrimenti!

Pur condannando gli atti terroristi ed esprimendo la nostra solidarietà alle vittime e alle loro famiglie ed amici, ci rammarichiamo che la risposta del governo francese ostacoli innanzitutto l’espressione dei movimenti cittadini. Ci lamentiamo anche che sia stato impedito agli Amici della natura togolesi di raggiungerci.

Degli Amici della natura tedeschi, francesi, italiani e senegalesi si sono riuniti il 28 novembre per uno scambio tra le rispettive federazioni e per riaffermare insieme l’assoluta necessità che degli accordi vincolanti, con obiettivi chiari e che prevedano forme solidali di finanziamento e di trasferimento delle tecnologie, siano conclusi durante la COP 21.

Essi chiedono:

1) che la protezione del clima sia rinforzata e che delle misure vincolanti sulle emissioni globali di gas a effetto serra, per mantenere il riscaldamento a meno di 2 gradi Celsius, vengano prese. L’Unione europea deve farsi pilota di questo cambiamento e liberarsi della sua dipendenza dalle energie fossili, fonte di conflitti.

2) una transizione energetica e una trasformazione ecologica in tutti i settori che hanno implicazioni climatiche. Gli sforzi devono vertere sull’efficacia energetica, il risparmio energetico e le energie rinnovabili.

3) che la protezione del clima sia equa: bisogna che gli accordi finanziari e tecnologici conclusi con i Paesi del Sud del mondo alfine di attenuare gli effetti del cambiamento climatico siano concreti. Devono essere consacrati dal diritto internazionale e finanziati da risorse esterne a quelle della cooperazione allo sviluppo.

4) che la protezione del clima sia occasione di rivedere i nostri modelli di funzionamento e i nostri comportamenti in materia di consumo e utilizzo delle energie. E’ una necessità e un’opportunità per un accordo mondiale ed efficace per un’equità sociale ed ecologica.

Proteggere il clima e esigere la giustizia climatica non significa solamente aiutare delle popolazioni a potersi adattare ai cambiamenti climatici e a vivere nei loro Paesi ma significa anche operare per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti e delle loro implicazioni, tra cui gli esodi di massa di popolazioni a cui assistiamo attualmente. Una delle conseguenze è l’aumento nei Paesi europei delle idee xenofobe e razziste che minacciano le nostre democrazie: proteggere il clima significa perciò operare per la giustizia e per la pace.

 

Parigi, 28 novembre 2015

Le federazioni degli Amici della Natura francese, italiana, senegalese e tedesca

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